L’ Autunno

Specialità vegetali

Il cotogno, simile ai peri ed ai meli, è un piccolo albero contorto che produce grandi frutti profumati : le cotogne.
Il cotogno rientra tra i frutti “dimenticati” che viene coltivato sin dall’antichità, oggi però è poco conosciuto tanto che viene spesso confuso per una varietà di pera o mela ma in  realtà appartiene ad una specie distinta ed è classificata in un genere diverso. In Italia la superficie interessata  dal cotogno da frutto non arriva a 100 ettari. Come il pero ed il melo anche il cotogno appartiene alla famiglia delle rosaceae e se ne distinguono due tipologie  in base alla forma del frutto : meliformi e periformi.
Era già conosciuta 4000 ani fa dai babilonesi nonché dai greci e dai romani. I greci conoscevano questa pianta almeno dal VII secolo a.c.  ma l’origine botanica di questo albero è l’Asia Minore in cui si trovava una città di nome Cotonium. Le mele nella rappresentazione delle  Esperidi (figure della mitologia greca, figlie della notte, che custodivano il giardino dei pomi d’oro di Era)  non erano configurate come arance ma come cotogne (infatti gli agrumi vennero introdotti più tardi nelle regioni mediterranee). I frutti che Eracle riceve dalle mani di Atlante, nelle metope del tempio di Zeus ad Olimpia (450 a.c.), sono chiaramente delle cotogne. Plutarco racconta che un decreto di Solone obbligava le giovani spose a mangiare una mela cotogna prima di salire per la prima volta sul letto nuziale. I romani la consumavano fresca accompagnata dal miele oppure producevano una specie di sidro che simboleggiava l’amore e la fecondità, la sua presenza all’epoca è testimoniata da alcuni affreschi ritrovati a Pompei che la raffigurano.
 La cotogna è molto profumata, ha un sapore aspro  è molto astringente ed ha bisogno di zucchero per poter risultare piacevole al palato, tuttavia questi suoi, per così dire, difetti le hanno valso la reputazione di medicinale infatti Ippocrate la consigliava in caso di problemi intestinali inoltre la polpa masticata era riconosciuta anche come potente antiveleno. Si ritiene che le sostanze contenute nei semi aiutino a prevenire la disidratazione della pelle contrastandone l’invecchiamento e l’insorgere delle rughe.

La melagrana (punica granatum), è il frutto di una pianta millenaria di origine asiatica diffusa in tutti i paesi del Mediterraneo  fino all’Estremo Oriente.
Sono molte le leggende che riguardano il melograno tutte comunque collegate al concetto di fertilità ed abbondanza. Nell’antica Grecia era la pianta sacra di Venere e nell’antica Roma di Giunone. in particolare  a Roma le spose lo usavano per acconciarsi i capelli, in Turchia le donne lo lanciavano a terra perché, contando i semi fuoriusciti dal frutto spaccato, avrebbero saputo il numero dei figli, in Dalmazia invece lo sposo trasferisce un albero di melograno dal giardino del suocero al suo.
Il frutto è particolarmente ricco di vitamina A e B , ha proprietà antinfiammatorie, antitumorali, e sembra combattere i disturbi della menopausa.
Dal punto di vista simbolico rappresenta sia la vita che il sacrificio. Tra le tante legende che riguardano questo frutto si cita quella di   Dioniso, (dio del vino) che,  ancora un bambino, venne fatto rapire da  Era, moglie di Zeus, gelosissima delle storie extraconiugali di suo marito Zeus. Il piccolo Dioniso venne così messo a bollire in un paiolo e quando il suo sangue fecondò la terra spuntò l’albero di melograno.

 

22 settembre:

Frutta:   fichi, kiwi, lamponi, mele cotogne, pere cotogne, mirtilli, prugne, ribes, uva.
Verdura: barbabietole, bietole, carote, cavolfiori, cavoli, cicoria, coste, erbette, funghi(prataioli, porcini, chiodini, finferli), patate, pomodori, rucola, spinaci,, zucca.
Pesce: alici, calamari, gattuccio, mazzancolle, moscardini, canocchie, passera, sarda, seppia, sogliole, spinarolo, triglie, zanchette.

ottobre:

Frutta:   melegrane, mele, uva, castagne.
Verdura: barbabietole,  bietole a costa, catalogna, cavolo cappuccio, funghi, radicchio rosso,  rucola, valeriana, verza, zucca.
Pesce: Alici, calamari, canocchie, gattuccio, mazzancolle, mazzoline, moscardini, ostrica, passera, sarda, seppia, sogliole, spinarolo, triglie, zanchette.

novembre:

Frutta:   arance, cachi, kiwi, melagrane, mele, noci, pere, pompelmi.
Verdura: barbabietole, bietole, broccoli, carciofi, cardi, cavolfiori, cavoli, cavolini di Bruxelles, cime di rapa, finocchi, indivia belga, porri, rapa, scalogno, sedano bianco, zucca.
Pesce:   alici, calamaretti, calamari, canocchie, capasanta, gattuccio, mazzancolle, mazzoline, moscardini, ostrica, sogliole, spinarolo, triglie, zanchette.

20 dicembre:

Frutta:   ananas, arance, mandarini, melagrane, mele, pere.
Verdura: bietole a coste, bietoline, broccoli, carciofi, cardi,  cavolini di Bruxelles, cavolfiore, cavolo cappuccio, cicoria, finocchi, indivia, patate dolci, porri, radicchio di Treviso, rape, scalogno,, scarola, sedano bianco, spinaci.
Pesce:  alici, busbana, calamaretti, calamari, canocchie, capasanta. gattuccio, mazzancolle, mazzoline, moscardini, nasello, ostrica, rombo, sgombro, sogliole, spinarolo, triglie, zanchette.