Le zucchine sono una specie appartenente alla famiglia delle cucurbitacee i cui frutti sono utilizzati immaturi, hanno un bassissimo contenuto calorico e sono composte dal 95% di acqua, contengono molta vitamina A e C nonchè carotenoidi. Fin dall’antichità venivano utilizzate per favorire il sonno, rilassare la mente, sicuramente svolgono un’azione benefica sulla pelle di cui favoriscono l’abbronzatura e ne combattono l’invecchiamento. Vennero importate in Europa verso il 1500 dopo la scoperta dell’America.
Vi propongo questa ricetta che può essere considerata una variante della ricetta napoletana delle zucchine alla “Scapece” la cui paternità alcuni fanno risalire ad un cuoco latino un certo Marco Gavio Apicio, ma i più ritengono che derivi dalla dominazione di Napoli da parte dei Borboni, infatti il termine spagnolo “escabeche” indica in cucina qualsiasi cosa sia condita con una marinata all’aceto.
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la Parmigiana
L’origine di questo straordinario piatto è contesa tra i siciliani ed i napoletani. La prima ricetta ufficiale della parmigiana si trova nel trattato “Cucina teorico pratica” di Ippolito Cavalcanti Duca di Buonvicino, pubblicato a Napoli nel 1839. Il nome potrebbe derivare dall’uso del parmigiano, ingrediente fondamentale della ricetta, ma anche dal termine dialettale siciliano “parmiciana” che indica l’anta a listelli delle persiane di legno, che ricorda la forma in cui le melanzane si tagliano e il modo in cui si dispongono nella teglia.
macedonia esotica su salsa tiepida di fragole
La ragione di questa denominazione è probabilmente legata alla multietnicità che caratterizza la regione balcanica della Macedonia nella quale convivono molte popolazioni diverse come Greci, Bulgari, Macedoni, Albanesi, Serbi, Turchi. Indubbiamente questa gustosa e variopinta preparazione ha colto la ragione della necessità di una pacifica coesistenza degli esseri umani su questa terra e cioè la inevitabile produzione di qualcosa di veramente speciale e buono per tutti. Oggi vi propongo una macedonia di frutta esotica come la papaya , il mango ed il kiwi. La Papaya appartiene alla famiglia delle Caricacee ” Carica papaya” , originaria dell’America Centrale e Meridionale, essa conta 25 specie e 50 varietà coltivate tra cui le più conosciute in Italia sono la Hortus Gold, Cera, Kagdum, Semangka. E’ un frutto conosciuto come frutto della vitalità per le sue proprietà toniche, energetiche e rivitalizzanti, è ricco di antiossidanti, di vitamina A e C ( più del kiwi e delle carote) e vitamina P, possiede molte fibre pochi grassi ed ha un basso apporto calorico (circa 39Kcal per 100 g).
iI Mango, originario dell’India la cui etimologia si rifà al termine indiano “tamil maangai” che in Portogallo si trasformò in “manga” termine che viene citato in un testo portoghese del 1500, appartiene alla famiglia delle Anacardiacee è ricco di antiossidanti, vitamina A, B, C D, sali minerali come magnesio e potassio. Esso è considerato un frutto sacro dagli indiani che ne conoscono bene le innumerevoli proprietà e lo coltivano da tempi remoti.
Gratin di peperoni
Il peperone, originario dell’America del Sud (Brasile) e della Giamaica, arriva in Europa nel 1493 con il secondo viaggio di Cristoforo Colombo e si diffonde velocemente nel continente europeo trovandovi un clima propizio nelle regioni mediterranee e si può dire che tutte le popolazioni che si affacciano sul Mediterraneo lo conoscono e lo consumano in tanti modi diversi: crudo, arrostito, fritto, in umido.
In Europa questo ortaggio fu chiamato con il termine botanico “Capsicum” parola latina che deriva dal greco Kapto che significa “mordo con avidità” ma il nome volgare inizialmente fu “pepe d’India” e “pepe del Brasile” e solo in seguito assunse il nome di peperone a causa del suo sapore molto affine a quello del pepe. Nell’ambiente d’origine è un arbusto perenne mentre nelle nostre zone è coltivato come pianta annuale. Esso appartiene alla famiglia delle solanaceae come il pomodoro, la patata e la melenzana. E’ ricco di vitamina C anche più degli agrumi se lasciato crudo dunque ha molte caratteristiche salutari tra le quali quelle antiossidanti ma è molto ricco anche di betacarotene, varie vitamine del gruppo B e molti sali minerali quali il potassio, il ferro il magnesio ed il calcio. Le varietà dei peperoni sono numerose, ma è utile fare subito una distinzione cromatica infatti i peperoni non perfettamente maturi hanno sempre una tonalità verde al contrario di quelli maturi che possono essere rossi o gialli. A proposito Leonardo da Vinci usava il peperone essiccato e pestato per ricavarne alcune tinte dei suoi affreschi.
Oggi vi propongo una ricetta che ha come base i peperoni arrostiti che cotti in questo modo possono essere utilizzati come contorno ma anche come ulteriore condimento per pizze o per preparare antipasti ed altro ancora, per chi disponesse di un camino potrebbe cuocere i peperoni sulla brace ottenendo sapori e profumi più intensi e variegati.