Oltre che bellissimo da vedere per via della disposizione geometrica delle sue cime che richiama i “frattali” cioè oggetti geometrici che si ripetono nella loro struttura nel medesimo modo su scale diverse, il broccolo romanesco è anche ottimo da mangiare, è molto saziante ha un basso contenuto di calorie e contiene vitamina C e calcio. Sin dall’antichità nella campagna romana era presente la coltivazione di questo ortaggio di cui fa menzione Gioacchino Belli in un suo sonetto del 1834 definisce l’ortolano che lo vendeva “Tozzetto” riferito proprio al torso del broccolo romanesco da lui coltivato e poi venduto. Questo piatto pur essendo molto semplice da preparare è raffinato per la sua delicatezza esaltata dal gusto speciale del pepe nero di Serawak , spezia originaria del Borneo che racchiude in sé note fruttate e lievemente resinose che dona generosamente alle pietanze. Vi consiglio di gustare questa crema non troppo calda perché meglio si avvertiranno i variegati sapori di cui è composta.
Vellutata di broccolo romanesco con puntarelle
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