Il termine candire proviene dall’arabo “ qandat ” che significa zucchero, la canditura è un metodo di conservazione di parti di piante commestibili, di solito frutta, attraverso la loro immersione in uno sciroppo di zucchero. Già alle antiche popolazioni della Cina e della Mesopotamia era nota la conservazione mediante zuccheri, come lo sciroppo di palma ed il miele. Gli antichi romani addirittura conservavano il pesce immergendolo nel miele. I veri precursori della canditura moderna sono gli arabi che servivano agrumi e rose candite nei momenti clou dei loro banchetti. E’ grazie ai mercanti veneziani, prima, e genovesi, poi, che la canditura si conobbe e diffuse in Occidente,
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Una mimosa per te
” Ci sono donne…. E poi ci sono le Donne Donne….E quelle non devi provare a capirle, perché sarebbe una battaglia persa in partenza. Le devi prendere e basta. Devi prenderle e baciarle, e non devi dare loro il tempo il tempo di pensare. devi spazzare via con un abbraccio che toglie il fiato, quelle paure che ti sapranno confidare una volta sola, una soltanto. a bassa, bassissima voce. Perché si vergognano delle proprie debolezze e, dopo averle raccontate si tormentano – in una agonia lenta e silenziosa – al pensiero che, scoprendo il fianco, e mostrandosi umane e fragili e bisognose per un piccolo fottutissimo attimo, vedranno le tue spalle voltarsi ed i tuoi passi allontanarsi. perciò prendile e amale. Amale vestite, che a spogliarsi son brave tutte. Amale indifese e senza trucco, perché non sai quanto gli occhi di una donna possono trovare scudo dietro un velo di mascara. Amale addormentate, un po’ ammaccate, quando il sonno le stropiccia. Amale sapendo che non hanno bisogno: sanno bastare a se stese. Ma appunto per questo, sapranno amare te come nessuna prima di loro“ (Alda Merini)
Frappe e chiacchiere e… chiacchiere e…
E’ tempo di carnevale è tempo di dolci chiacchiere…. Secondo molti l’origine delle chiacchiere risalirebbe all’epoca romana in cui venivano fatti dolcetti a base di uova e farina chiamati “frictilia” che venivano appunto fritti nel grasso di maiale e preparati dalle donne romane per festeggiare i saturnali (festività corrispondente al nostro carnevale); si usava farne in grosse quantità in quanto semplice da realizzare ed a basso costo e dovevano servire per tutto il periodo della Quaresima. Altra leggenda vuole che il nome “chiacchiere” risalga alla regina di Savoia che appunto un giorno durante una amabile “chiacchierata” le venne fame e dunque ordinò al cuoco di corte, Raffaele Esposito, di fare un dolce che potesse allietare lei ed i suoi ospiti e quindi egli, prendendo spunto dalla chiacchierata regale, diede il nome di chiacchiere a quel dolce veloce , semplice e sfizioso che preparò al momento.
Bugie, cenci, cioffe, crostoli, fiocchetti, frappe, galani, guanti, intrigoni, latughe, maraviglias, merveilles, sfrappole , ghisa , sossole , sprelle, galarene, stracci, pampuglie, risole ………. ogni regione e città italiana li chiama a modo suo questi dolci di antichissima tradizione che qui vi propongo avvolti da zucchero a velo o intinti in un delicato ed avvolgente sciroppo agrumato.
Tiramisù agrumato al cointreau
Molte sono le leggende intorno alle origini del tiramisù, dessert al cucchiaio a base di savoiardi, inzuppati nel caffè e inframmezzati da una crema a base di uova, zucchero e mascarpone. Alcuni collocano la sua nascita a Siena dove, si dice, sia stato preparato in occasione di una visita del granduca Cosimo III de’Medici e denominato “zuppa del duca”: contrasta però con questa versione l’utilizzo del mascarpone, formaggio tipico della Lombardia e dei savoiardi, biscotti della Savoia, entrambi gli ingredienti verosimilmente non usati nella pasticceria senense tra il XVII e il XVIII secolo, peraltro la “zuppa del duca” non è indicata nella ” Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene ” di Pellegrino Artusi. Ad oggi il tiramisù è riconosciuto come dolce originario della provincia di Treviso anche se altri ritengono che questo dolce sia stato creato da un pasticcere di Torino per sostenere il Conte di Cavour nella sua azione politica per unificare l’Italia mentre, altri ancora, sostengono che tale dolce sia nato in Carnia negli anni cinquanta.
Il cointreau è un marchio francese che identifica il liquore triple sec prodotto a Saint-Barthélemy-d’Anjou, vicino alla città francese di Angers, dall’azienda Rèmy Cointreau.
Oggi vi propongo una variante del tiramisù che non prevede l’uso del caffè ma, in sua sostituzione, il cointreau insieme a succo di arancia. Provatelo… È una vera delizia !!!